I più importanti musei di Arezzo
La città di Arezzo vanta origini antichissime. Nel corso dei secoli ha accumulato un patrimonio artistico, storico e culturale dal valore immenso. Oggi buona parte di questa ricchezza è accessibile al pubblico all’interno dei musei cittadini.
Oltre alla Casa-Museo di Giorgio Vasari, di cui potete leggere qui, altri musei di Arezzo meritano una visita approfondita:
Museo Archeologico Gaio Clinio Mecenate
Il museo è intitolato a Gaio Cilnio Mecenate, un’importante personaggio aretino al servizio dell’imperatore romano Augusto. Il percorso museale conduce prima alla scoperta degli oggetti d’arte etruschi e romani rinvenuti nel territorio di Arezzo e dintorni. Tra questi ci sono i preziosi gioielli della necropoli di Poggio del Sole. Proseguendo si possono osservare numerosi manufatti in terra sigillata, produzione in cui la città eccelleva, e ancora ritratti, statue, mosaici, corredi funebri e reperti in bronzo risalenti al periodo romano. Il percorso continua al piano superiore dove sono esposte monete, ceramiche, ritratti e dove si trovano le sale dedicate al paleolitico e all’età del ferro.
Museo Nazionale d’arte Medievale e Moderna
Il museo ha sede all’interno di un palazzo rinascimentale, il Palazzo Bruni-Ciocchi, che già di per sé è ha un valore speciale. Al suo interno custodisce sculture e pitture di pregio provenienti dalle sale degli antichi edifici nobiliari di Arezzo. Lapidi, colonne e capitelli medievali che sono esposti al museo provengono dal duomo. Nelle sale al primo piano si trovano molti dipinti databili tra il ‘200 e il ‘300 realizzati da artisti locali. Qui è in mostra anche la famosa opera su tavola raffigurante ‘Convito per le nozze di Ester e Aussero’ di Giorgio Vasari. La collezione dei quadri più recenti, dal XVI al XX secolo, è posta al secondo piano. Più in alto ancora si trovano numerose maioliche, sculture di scuola robbiana e vasi in ceramica che erano conservati presso il Monastero di Camaldoli.
Museo diocesanto di arte sacra
Il museo fu ufficialmente aperto al pubblico nel 1985 sopra la sacrestia del Duomo, ma in seguito è stato trasferito nel Palazzo Vescovile. La collezione di oggetti esposti si sviluppa in ben cinque sale. Sono qui raccolti dipinti, sculture, bibbie scritte a mano, arredi liturgici, oggetti sacri medievali in oro e argento provenienti dalle chiese e pievi locali. La realizzazione e l’utilizzo di tali oggetti copre un arco di tempo che va dal XII al XIX secolo. Sono presenti opere di artisti celebri che lavorarono e vissero ad Arezzo quali Giorgio Vasari, Luca della Robbia, Bartolomeo della Gatta, Bernardo Rossellino, Spinello Aretino.