Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
è stato istituito nel 1993, si estende sul crinale appenninico tosco-romagnolo.
è una delle aree boschive più,
grandi d’Europa e un vero paradiso per gli amanti della montagna e della natura incontaminata.
Quest’area protetta a a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna si può visitare a piedi, in bici o a cavallo, per 650 chilometri.
All’interno del parco nazionale delle foreste, troviamo le Cascate dell’Acquacheta, che compiono un balzo di oltre 70 metri , descritte anche da Dante nell’Inferno, sono ben raggiungibili con un’escursione, un pò lunga, ma che la merita, di due ore.
Procedendo troviamoil Lago degli Idoli, il più importante sito archeologico del Casentino, che si trova sulla cima del Monte Falterona a poche centinaia di metri dalle sorgenti del fiume Arno: quest’area era considerata sacra dagli Etruschi.
Tra l’immensità dei boschi nel parco nazionale troviamo, molta varietà di flora; carpino nero e il carpino bianco, l’orniello, il cerro, l’acero campestre e l’acero opalo, il sorbo domestico, il ciavardello…
E ovviamente anche, fauna di ogni tipo, come ad esempio lupo, cinghiale, il cervo, il capriolo e il daino, roditori e tantissime specie di uccelli.
Da non perdere il Monte Penna, un punto panoramico sulla foresta della Lama e su gran parte delle valli che scendono con le foreste secolari che si estendono a perdita d’occhio.
Infine da visitare il Monastero e all’Eremo di Camaldoli, dove vivono i monaci che per secoli si sono presi cura delle foreste sacre, ma anche allo splendido Santuario della Verna, famoso per essere il luogo in cui san Francesco d’Assisi avrebbe ricevuto le stigmate.